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lunedì 29 ottobre 2012

LA MALEDIZIONE DI MONTEZUC

Ieri si è consumata una tragedia!
Ho visto cose con i miei occhi che non pensavo umanamente possibili, e invece tutto è possibile.
Partenza ore 7.00 con un sole timidissimo che sbucava da uno squarcio tra le nuvole nere, il vento che si stava alzando mi ha fatto sperare anche solo per un momento in un miracolo, ho pensato: magari il vento spazza via le nuvole!
Arrivati a Strà ho avuto la conferma che non avrei assistito a nessun miracolo meteorologico, sembravamo ebrei che scendevano dai treni e venivano smistati prima di fare le "docce".
Dopo lunghissime code ai WC chimici , dopo aver visto uomini e donne accovacciarsi a ridosso del povero muro di una bellissima villa storica , che senz'altro da oggi avrà perso valore, dopo avero rinunciato alla mia griglia di partenza per fare la corsa con la mia compagnuccia di merende, dopo la rava e la fava ...siamo partiti!
La pioggia e il vento ci hanno fatto tanta tanta compagnia , sin dall'inizio, io e A. abbiamo fatto i primi 17 Km assieme, veramente lei tirava e io la riprendevo ricordandole che lo sforzo era prolungato , non si stava parlando di una mezza.
Ad un certo punto , nella zona industriale di Marghera ho realizzato che avevo una fame da lupi, non so perchè ma avrei mangiato un pollo arrosto, non volevo giocarmi la fialetta donatami dal pusher perchè sapevo che mi sarebbe servita per affrontare la parte finale.
Arrivata in riserva al 25°Km ho trangugiato nell'ordine: una banana(credo di non averla nemmeno morsa), tre biscotti , mezzo arancio e bevuto un integratore.Non so esattamente grazie a quale miracolo ma sono arrivata in quel posto di merda che è Parco San Giuliano (Mestre), magari con il sole è un bel posto , ma con la bufera e la pioggia di ieri sembrava di essere in cime alle bianche scogliere di Dover in una giornata incazzata.
Dopo aver oltrepassato la collina dei Teletubbies (parco S.Giuliano) ho intravisto l'isoletta in cui era prigioniero il  conte di Montecristo (Venezia) e mi son detta "Cazzo"!
In quel momento un ricordo mi affiora alla mente , le parole del Cane : "Ricordati che a Venezia gli ultimi 10Km sono tutti di testa!", immediatamente prendo la fialetta del pusher e lo sguardo non si alza più dal suolo.
Avevo deciso di fare il maledetto ponte che porta a Venezia tutto di corsa e senza alzare troppo lo sguardo, ma non avevo fatto i conti con le raffiche di vento .Non riuscivo a camminare, sbandavo allegramente, mi arrivavano in faccia i bicchieri dei ristori ...volevo piangere, ma non so per quale motivo mi sono trattenuta.
Arrivata sull'isola maledetta ho cominciato a contare i ponti che mi separavano dall'arrivo ,ma non avevo contato il ponte di barche appositamente costruito per quegli 8300 sfigati che dopo aver fatto 41km di vento contro e pioggia avevano veramente voglia di fare quella bella salita.
Ho pensato di affrontarlo un passo alla volta , e infatti il primo passo è stato quello fatale : mi è partito un crampo al polpaccio che mi ha paralizzato la gamba!
A quel punto mi sono detta : èh no , cazzo , non sono venuta fin qui per fermarmi prima , e poi forse c'è qualcuno ad aspettarmi, e sono andata avanti.
Arrivata al traguardo, ho finalmente sciolto il mio cuore di ghiaccio e lasciato uscire due o tre lacrime di sconforto, la gioia proprio non c'era.
Per il rientro mi sono accodata ad altri 1000 personaggi che hanno aspettato alla pioggia e al vento un traghetto di M. che è arrivato dopo 1h di attesa , tre collassi , più qualche attacco per ipotermia. Anche l'albergo è stato pessimo, ci ha concesso un bagno per 20 persone, roba da terzo mondo.
La cosa più bella è stata vedere Dvd e l'infanta che mi sono venuti a prendere, sono felice di sapere che mi hanno vista strisciare verso il traguardo.
Bene ora posso trarre le mime conclusioni :
1)Venezia non la farò mai più!
2)Ci riprovo a Roma '13
3)A breve avrò anche una nuova anca!
  

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