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giovedì 30 giugno 2011

VENEZIA: MAI IN TRENO!


Sono fuggita dalla meschinità del quotidiano lavorativo e ho fatto una capatina a Venezia per festeggiare il compleanno di una povera pazza, non potevo lasciarla sola, magari si gettava nelle fosche acque della laguna per non risorgerne più!
Il clima era decisamente migliore rispetto a Ferrara, umido sì ma anche ventilato, così abbiamo visitato la Basilica di S.Maria Gloriosa dei Frari : da lasciare senza parole anche una povera gnucca come me, che di arte me ne intendo una beata fava, però l'iportante è quello che ho provato!
Passeggiando di qua e di là ho visto scorci meravigliosi, sono stata bene, ma soprattutto si è placato quel brusio che mi attarversa il cervello da qualche tempo a questa parte, dicono che sia Stress, io invece dico che è un gran bisogno di allontanarsi da certe negatività...
In tutte le belle storie c'è sempre una parte che vacilla, o meglio il momento critico che potrebbe rovinare tutto e noi ieri sera l'abbiamo avuto, mi spiego meglio:
nel momento in cui abbiamo fatto il biglietto ci siamo pure informate sull'ora del rientro, lo stronzo mentecatto dall'altra parte del vetro risponde che ci sono sempre treni alle 56 di ogni ora (N.B : su trenitalia .it non sono segnati gli orari per il rientro, e adesso so il perchè).
Vado in stazione alle 22,10 e non leggo di nessun treno che passa per Fe, a quel punto vado nel panico (un deja vu!), fermo un povero cristo che lavora per le FS e chiedo chiarimenti ; commosso dal tono disperato della mia voce molto gentilmente mi spiega che l'unico treno che posso sperare di prendere è quello per Napoli delle 23,30, non senza aver pagato prima un supplemento (il danno e la beffa).
Il treno in questione era uguale identico , anche un poco più sposrco e vecchio, a quello di Cassandra Crossing!Abbiamo trovato due posti , siamo state buttate fuori dai legittimi proprietari , siamo state ferme 21 minuti a Mestre , abbiamo assistito ad una sceneggiata napoletana tra un nano che aveva la valigia più grande del corridoio , un negro e un napoletano che ha cominciato ad urlare... mi sembrava di essere in un film di Edoardo de Filippo...
A sedare gli animi ci ha pensato il controllore dicendo "su questo treno comando io e qui si fa quello che dico io!"
La  frase più bella è stata "Scusate ma addaddurare ancora molto questa Tarantella?..."
Pensavo di non farcela, la mia pazienza è stata messa veramente molto alla prova, puzzavo , sudavo era tutto sporco e mi cadeva la testa per la stanchezza; forse ad un certo punto ho cominciato pure a rispondere male a chi mi stava vicino!
Il controllore ha avuto pietà di noi e ci ha evitato di pagare il supplemento, in questo modo ha sancito l'ufficialità  del viaggio di merda!
Oggi posso dire serenamente , pacatamente, che se mai ci tornerò sarà sempre automunita !


  

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