Home sweet home

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martedì 24 gennaio 2012

UN PAESE PARALIZZATO


Qualcuno in questo paese si è finalmente incazzato, c'è da augurarsi che vada avanti così, affinchè il disagio di alcuni diventi la rottura di coglioni di tanti!
Esprimo tutta la mia solidarietà nei confronti di chi come me esce al mattino, fa del suo meglio nonostante i contrattempi, se li vogliamo chiamare così, e quando rientra la sera è felice di aver passato un'altra giornata più o meno indenne.
In questi giorni sento il parere, non richiesto, di ogni cliente, ogni persona incontri e tutte le volte penso:"ma chi se ne frega?"
Nel paese dei "baluba" si sta consumando una vera tragedia, domani la mia collega va a Milano per una riunione inutile e in ufficio tutti si sentono in dovere di dire cosa esattamente deve fare per evitare il blocco, ho udito cose con queste orecchie che voi umani non avrete mai il piacere di sentire, peccato!
Cambiando argomento,nella classe di mia figlia da due mesi è arrivato un bambino nuovo, pare sia un ceffo, ma pare anche che non sia stato accolto bene dal resto degli alunni.
Per farla breve, la settimana scorsa i rappresentanti di classe si sono decisi e sono andati a parlare con la direttrice "della situazione"!
Risultato finale: la direttrice ha tacciato i bambini di razzismo, e per punizione non ha concesso loro il gelato a merenda, in più parrebbe che il piccolo abbia deciso di andarsene.
Io dico soltanto una cosa: sto tenedo il conto dei giorni che mi separano dalla fine di questo anno scolastico e di conseguenza da questa scuola di fenomeni, una personcina semplice e basilare come me non si deve mescolare con menti eccelse.
Io ci corro sopra e tutto passerà, ne sono certa!
 

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