martedì 25 marzo 2014
Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento prima che si metta
ad abbaiare, zittite i pianoforti e al cupo segnale
del tambuto portate fuori il feretro, parta il funerale.
Alti gli aeroplani s’avvitino in cerca di conforto
scarabocchiando sull’azzurro la notizia È morto.
Mettete un merletto al collo bianco d’ogni piccione.
Fate indossare ai vigili guanti neri di cotone.
Era il mio nord, il mio sud, il mio ovest, il mio est,
la mia settimana di lavoro e il mio giorno di festa,
il mio meriggio, la mia notte, la mia parola, il mio canto.
Sbagliai a pensare eterno quest’amore – ora so quanto.
Le stelle non servono più; spegnetele a una a una;
smontate il sole e imballate la luna;
strappate le selve e scolate tutto il mare.
Nessun piacere potrà mai tornare.
Secondo Socrate il Daimon è una sorta di "spirito guida" che ti accompagna tutta la vita e veglia su di te!
Ho perso il mio Daimon, però so che resterà per sempre nella mia vita, niente potrà attenuare quella meravigliosa sensazione di completamento che mi dava. Eravamo un tutt'uno!
Capire che non ci sei più al mattino, pensare di correre nella Nostra campagna senza di te, tutto ha perso di valore.
Il sole risplende meno e le giornate sono inesorabilmente tristi!
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